23 Gen Quando i denti segnalano l’alimentazione sbagliata
Da qualche anno sono solito (Dott. Franco Brenna) raccontare ai miei studenti che il vero problema per il futuro della loro attività professionale non sarà più quello di sostituire i denti mancanti o curare le carie – la prevenzione, sia nei confronti delle malattie parodontali che cariose, avrà svolto la sua azione e moltissimi pazienti over sessanta avranno ancora tutte le loro zanne ben piantate – piuttosto quello di saper ripristinare al meglio le parti dei denti naturali che si saranno abrase od erose col passar del tempo provocando un’irrimediabile incapacità di triturare i cibi con conseguenti alterazioni disfunzionali a carico dell’apparato digerente.
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) conosciuti più comunemente con i termini di Anoressia (rifiuto di mantenere un peso corporeo normale e quindi rifiuto del cibo associato a costante timore di aumento di peso) e Bulimia (episodi ricorrenti di indigestione incontrollata di cibo con comportamenti compensatori inappropriati quali ripetute scariche di vomito per eliminare il cibo appena ingerito) ma anche le meno note Vigoressia (alterato rapporto cibo -vigore del corpo) e Ortoressia (ossessione nei confronti di un’alimentazione rigorosa: leggete diete!), tutte nelle loro specifiche forme nervose – quindi pertinenti all’area della Medicina Psichiatrica – sono alterazioni severe del proprio comportamento con il cibo che a volte possono portare, soprattutto nei casi più gravi, deprivati dagli adeguati controlli psico-sanitari, ad estreme conseguenze gravi.
Come per l’Anoressia Nervosa anche per la Bulimia il genere più colpito risulta essere quello femminile, soprattutto giovane. E cosa c’entrano i denti in tutto questo? I denti, cari lettori, possono essere dei veri e propri campanelli d’allarme sia per i genitori che spesso vivono queste situazioni e/o che ne possono sospettare, sia per il dentista di famiglia che può “accorgersi” che in una ragazza di vent’anni qualche cosa non sta andando per il verso giusto. In effetti gli elementi dentali possono essere una spia del problema in atto in quanto, soprattutto nei loro versanti interni, quelli che guardano il palato e la lingua, e da dove passa il vomito per essere rimesso, potranno apparire come consumati ed erosi quasi fossero stati “tagliati dal vento”: un vento acido! Gli acidi, misti ai residui di cibo presenti nel vomito che transiteranno nella bocca in senso inverso a quello dell’ingresso naturale, andranno via via a consumare lo smalto e la dentina. I denti dei pazienti che soffrono di Bulimia Nervosa spessissimo sono “tagliati dal vento” e appaiono come quelli delle persone anziane che col tempo si usurano.
Proprio per questi motivi l’Odontoiatra potrà sospettare che la giovane paziente stia attraversando un momento difficile e con lei, o con i genitori, intavolare un discorso che possa essere d’ausilio alla sua precaria condizione psico-fisica indirizzandoli all’attenzione degli Specialisti del settore. Intercettiamo il problema e creiamo la possibilità di far riguadagnare un sorriso!
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